Breve storia

La Via Clodia, insieme ad i sui diverticoli è stato l’asse viario che ha supportato lo sviluppo di quella regione che si chiamò Etruria e che oggi identifichiamo con il toponimo Tuscia. E’ una delle più antiche strade consolari romane insieme all’ Aurelia ed all’ Appia.

Questo insieme di strade, edificato inizialmente dagli etruschi a partire dal VI sec. A.C. e successivamente riordinato e potenziato dai romani, ha rappresentato l’arteria principale su cui far transitare merci e conoscenza garantendo lo sviluppo degli abitanti della regione.

La Via Clodia ebbe la sua origine nel III sec. A.C partendo da Roma Ponte Milvio e giungendo certamente almeno fino a Saturnia. Il tracciato ripercorreva o collegava le antiche strade etrusche che mettevano in comunicazione, garantendo circolazione di beni, potere ed idee, i paesi e le città dell’entroterra con le strade provenienti dalla costa che uscivano dalle potenti città di Cerveteri e Tarquinia principalmente.

L’area interessata dalla Via Clodia e dai suoi diverticoli, così vengono chiamati le sue propagini secondarie, si estende quindi da Roma al lago di Bracciano, dall’ entroterra ceretano ai monti della Tolfa, tutta la valle del fiume Mignone, Tuscania e la zona di Castro giungendo, dopo aver lambito Manciano, a Saturnia. Questo tracciato è testimoniato anche dalla Tavola Peuntigeriana, https://it.wikipedia.org/wiki/Tabula_Peutingeriana, che rappresenta, semplificando, la mappa della mobilità stradale principale ai tempi dell’ Impero Romano.

Il Grand Tour proposto inizia sulla sponde del lago Sabatino a Manziana o Bracciano e termina in quella che è la capitale morale dell’ Etruria che è Tuscania.

Il Grand Tour indica una traccia principale da mantenere, che a volte si sovrappone all’ antica via ed altre si accosta.

Il percorso, da Sud, penetra nella provincia viterbese in zone di altissimo valore naturalistico, anche protette, e con la presenza di una stratificazione storica molto importante che parte dalle civiltà Pre Villanoviane e dell’ Eta del Bronzo, passando per quella del Ferro, etrusca, romana, medioevale e rinascimentale giungendo ai nostri tempi.

Tutte hanno lasciato tracce profonde ed indelebili che ancora oggi influenzano la vita degli abitanti di questi magnifici luoghi.

La Tuscia è ricca di acqua, laghi, fiumi e torrenti, boschi rigogliosi, radure e pascoli ove le mandrie si nutrono allo stato brado. Il clima è generalmente buono con inverni non troppo rigidi e sufficientemente secchi ed estati contraddistinte da serate fresche. Il profilo è prevalentemente collinare, dai 200 ai 600 metri sul livello de mare, e questo facilita la fruizione del cammino.

Buon trekking!

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